Luca Gilli | Deborah Napolitano | Anila Rubiku | Narda Zapata a new dimension
a cura di Antonello Tolve
opening | sabato 07 dicembre, ore 18.00 periodo | 07 dicembre 2024 – 07 gennaio 2025
La Kyro Art Gallery di Pietrasanta è lieta di annunciare Walking #4. A New Dimension, collettiva che sarà inaugurata il 7 dicembre alle ore 18:00 con opere di Luca Gilli, Deborah Napolitano, Anila Rubiku e Narda Zapata che ricalibrano lo spazio della galleria per convertire ripetutamente l’ambiente, dandogli una costante, nueva densidad.
A new dimension è un progetto speciale nel quale ogni singolo lavoro è visto nella sua potente accuratezza narrativa, ma anche come frammento, come tassello, come imprescindibile elemento epistrutturale d’un insieme – l’esposizione più precisamente – che grazie a ogni singola opera mira a diventare un unicum, una Gesamtkunstwerk, un’opera d’arte totale.
Inteso come ambiente unico, accogliente e coinvolgente, lo spazio della galleria diventa metaforicamente quaderno su cui scrivere con i segni dell’arte – in questo caso specifico con la scultura, l’installazione, la fotografia, il disegno a carboncino – e dar vita a un esercizio letterario che rompe gli argini della pagina per diventare habitat perpetuum mobile capace di inglobare non solo la materia, ma anche lo spettatore, che diventa attore privilegiato, parte essenziale e interagente d’uno spettacolo integrale.
Con la sua elasticità e versatilità, A New Dimension è una mostra la cui scrittura espositiva muta, cambia continuamente assetto interno per sorprendere l’occhio del pubblico e sospendere la fissità a favore d’un lavoro (d’un pensiero) in itinere determinato dall’assunzione del tempo allestitivo in quanto processo a lunga durata e del gioco organizzativo – di regia continuativa – dove le opere di Luca Gilli, Deborah Napolitano, Anila Rubiku e Narda Zapata sono ripetutamente spostate e ricollocate secondo un’attività visiva mediante la quale proporre orientamenti diversi e diversificati, ma sempre con gli stessi lavori.
Spazio attivo che si nutre d’una teoria del mutamento e del dislocamento, Walking #4. A New Dimension si presenta dunque come uno strumento la cui viva e vivace variabilità interna porta con sé la memoria della ricchezza del cosmo, formenta la potenzialità di immagini non più fisse ma potenzialmente cangiante, dove la nomadicità interna delle opere va vista anche come costante ibridazione linguistica, come sforzo dinamico, come gesto fisico e ginnastica mentale, come qualcosa che porta a abitare, riabitare e riabilitare architettonicamente l’insieme delle opere in un’opera totale, appunto, che è lo spazio espositivo, la galleria.