Un soggetto eterno come quello dei fiori svela nuove forme, nuovi messaggi, nell’opera di un’artista contemporanea originaria della Corea del Sud ma cresciuta col Rinascimento italiano negli occhi. Nella sala delle Grasce, al centro Culturale Luigi Russo di Pietrasanta, l’artista presenterà un ciclo acquerelli su stoffa di canapa e ramie, dedicati al piccolo mondo di una natura fragile, alla bellezza effimera di bulbi, steli e corolle con tecnica orientale e sapienza cinquecentesca.

L’artista, va’ oltre alla semplice riproduzione di petali e corolle ma li utilizza come fonte della pratica artistica creando dipinti unici e originali, partendo da foto che lei stessa scatta ai fiori reali e da questi abbozza degli schizzi catturando la visione d’insieme.
I fiori vengono rappresentati nei diversi stadi della loro vita: dalla piena fioritura fino alle foglie appassite.
Il fulcro centrale della mostra “ Flowers for my mother” sarà il Losi Jeogori di sua madre sul la quale sono dipinti fiore di cotone, simbolo di amore materno.
La mostra di questa flessuosa artista coreana giunge in un momento importante di riscoperta storico-critica dell’opera delle autrici del Novecento e delle ultime tendenze. Mentre i musei italiani accolgono retrospettive di molte donne dell’arte, la presenza a Pietrasanta di una artista orientale completa un quadro di studio che fa riflettere, al di là di una distinzione superficiale di genere, sui linguaggi e i temi condivisi, frutto di uno spirito soave e visionario.
La mostra al Centro Culturale Luigi Russo di Pietrasanta precederà la personale che inaugurerà il 25 Aprile 2019 da Kyro Art Gallery sempre a Pietrasanta curata da Chiara Gatti.

Lee Kyung Hee nata a Mokpo, Korea del Sud nel 1967, vive e lavora tra Pietrasanta e Seoul.